“Per guidare il cambiamento bisogna prima capirlo”. Suona piu’ o meno cosi’ lo slogan di Healthware International, un’agenzia di comunicazione e consulenza specializzata in un settore preciso: la “salute digitale”. Proprio con l’obiettivo di conoscere meglio il legame tra tecnologia, ricerca e sanita’, Healthware, assieme a Digital Narrative Medicine ed Esense Ventures (un incubatore che investe nel settore) ha creato la Digital Health Academy: un insieme di corsi brevi per “promuovere una cultura digitale in ambito sanitario attraverso attivita’ di formazione e orientamento che facilitino il processo di trasformazione digitale della salute, nel quotidiano della cura e per tutti gli attori in gioco”.
Non si rivolge – spiegano – quindi solo a medici e industria farmaceutica. Ma anche a studenti, pubblico generalista e associazioni di pazienti, per esplorare nuove tecnologie e nuovi modi di raccontarle (sempre e comunque digitali). La Digital Health Academy e’ stata presentata a Roma, nel corso della sesta edizione della Patient Academy, iniziativa promossa dalla Fondazione MSD e rivolta alle associazioni dei pazienti.
Nata nel 2013, propone quest’anno un percorso di 6 incontri (tra il 19 ottobre e l’11 novembre) tra nuove tecnologie (dai big data all’intelligenza artificiale fino alla alla realta’ virtuale), servizi innovativi e startup. Hanno parlato della propria esperienza Paginemediche, una piattaforma italiana online nata nel 2001 per informare i pazienti e supportarli nei percorsi di cura, e Videum, una piattaforma video che mette in contatto aziende, professionisti e clienti.
“Negli ultimi cinque anni – sottolinea Goffredo Freddi, direttore della Fondazione MSD – abbiamo promosso un percorso di formazione, partendo dai bisogni espressi dalle associazioni dei pazienti, per rafforzare il potenziale innovativo e strategico del loro ruolo e della loro comunicazione”.
In un settore, quello della salute digitale, in piena evoluzione. La nuove tecnologie stanno infatti trasformando il modo di trattare i pazienti e comunicare con loro, anche attraverso i chatbot, software in grado di interagire con i clienti. La trasformazione accelera anche grazie agli investimenti destinati alle startup. MobiHealthNews ha registrato 81 operazioni, per un valore di 2,58 miliardi di dollari, nel secondo trimestre 2017 e 53 (pari 578,5 milioni di dollari) nel terzo.