“I tre vincitori del Premio Nobel per la Chimica di quest’anno hanno sviluppato un metodo rivoluzionario, la crio-microscopia elettronica, che consente di risolvere la struttura delle proteine al microscopio. Il loro lavoro promette di aprirci scenari nuovi e inaspettati sul mondo molecolare”. Lo ha detto all’AGI Giovanni Maga, direttore del laboratorio di Virologia Molecolare presso l’Istituto di Genetica Molecolare del CNR di Pavia.
“La crio-microscopia elettronica – ha sottolineato Maga – ha reso possibile ottenere immagini impossibili da realizzare con la cristallografia. Ad esempio, combinando oltre 100.000 immagini, un gruppo di ricercatori Canadesi ha realizzato un ‘filmato molecolare’ che mostra l’animazione del meccanismo con cui l’enzima V-ATPasi genera flussi protonici consumando ATP all’interno delle nostre cellule. Un risultato che va a braccetto con la risoluzione della struttura di interi virus, come Zika, o dell’apparato cellulare per la sintesi delle proteine, il ribosoma, o di proteine coinvolte in patologie importanti come l’Alzheimer, con ovvie ricadute nel campo della medicina”.