“I limiti adottati rappresentano, comunque, valori provvisori, in quanto si collocano nel processo operativo finalizzato a perseguire la virtuale assenza di Pfas nelle acque distribuite, attraverso un costante, progressivo miglioramento delle tecnologie di trattamento e con l’adozione di approvvigionamenti non contaminati”.
Cosi’ il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti in audizione in commissione Ecomafie a proposito dei Pfas (sostanze perfluoroalchiliche, cioe’ inquinanti delle acque in Veneto), parlando del parere reso dall’Istituto superiore di sanita’ l’11 settembre scorso.
“Fondamentali elementi, in tale contesto – osserva Galletti – deriveranno dai risultati della valutazione di rischio in sede Oms-Ce ed Efsa, che l’Istituto superiore di sanita’ e il ministero della Salute ritengono indispensabile, oltre che legalmente vincolante, per definire un limite sanitario solido e armonizzato, da assumere come valore di parametro per i diversi composti della classe dei Pfas, in aree dove la contaminazione dovesse risultare rilevante, ovvero, nel caso in cui i monitoraggi in corso nelle acque, estesi sul piano nazionale – conclude Galletti – dovessero fornire dati di contaminazione diffusa, come valore di parametro nazionale nelle acque destinate a consumo umano”.