Protezione civile: a Perugia e Terni ‘Io non rischio’

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Il sistema piu’ efficace per difendersi da un rischio naturale e’ conoscerlo: con l’obiettivo di diffondere una cultura di protezione civile e promuovere un ruolo attivo dei cittadini nella prevenzione dai rischi naturali, il 14 ottobre torna la campagna nazionale di comunicazione “Io non rischio”.

Oggi nella sede della Protezione civile regionale di Foligno, il dirigente Alfiero Moretti, il referente regionale, Federico Governatori, i rappresentanti dei Comuni di Perugia, Roberto Chiesa, e di Terni, Walter Giammari, e il volontario formatore, Aldo Messina, hanno presentato le iniziative umbre legate alla campagna nazionale. Il volontariato di protezione civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impegnano insieme per comunicare sui rischi naturali che interessano il Paese, e’ stato spiegato secondo quanto riferisce la Regione in una nota.

Il 14 ottobre verranno allestiti punti informativi “Io non rischio” nelle piazze dei capoluoghi di provincia italiani, per diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico e quello alluvione. L’edizione 2017 sara’ comunque un’occasione speciale, perche’ le piazze si arricchiranno di iniziative ed eventi: i volontari, infatti, accompagneranno la cittadinanza in un percorso legato alla conoscenza dei rischi specifici del territorio e alla memoria dei luoghi. In Umbria gli appuntamenti sono due. Per Perugia il ritrovo e’ a Ponte San Giovanni nella piazza del Mercato con il trekking urbano, con due partenze (alle 11 e alle 15,30), mentre a Terni, dalle 9 alle 18, da piazza della Repubblica prendera’ il via una caccia al tesoro.

“Si tratta di un’iniziativa importante – ha spiegato Moretti – che coinvolge il Dipartimento di Protezione civile, le istituzioni, il mondo della ricerca e i volontari e le volontarie appartenenti a moltissime realta’ associative per informare la cittadinanza sui rischi naturali, che vanno dal terremoto, alle alluvioni, al maremoto, in modo da far diminuire in modo sensibile il numero di persone interessate da incidenti o di vittime. In questa iniziativa saranno coinvolti tante realta’ perche’ e’ fondamentale conoscere i rischi per poi adottare i giusti comportamenti”.

Nel corso della giornata di sabato nelle due piazze umbre saranno allestiti gazebo informativi che, oltre a distribuire materiale utili a prevenire i rischi e sui comportamenti da adottare, serviranno anche ad informare sulle opportunita’ del sisma bonus-casa sicura, “l’agevolazione che consente la detrazione fiscale delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione antisismica degli edifici privati, oppure sui livelli di allerta meteo/idro che avvisa i cittadini che potrebbero trovarsi in situazioni di pericolo.

“A tal fine – ha spiegato Chiesa – abbiamo scelto di affrontare le tematiche della campagna tra cui il rischio idrogeologico organizzando un trekking lungo il Tevere per mostrare da vicino cio’ che e’ successo negli anni in seguito alla piena e i potenziali rischi, quindi si illustreranno alcune regole comportamentali da adottare in caso di necessita'”.

A Terni invece “e’ in programma – ha detto Giammari – una caccia al tesoro che portera’ piccoli gruppi dalla centrale piazza della Repubblica verso il fiume per affrontare le tematiche legate al rischio idrogeologico e sismico”.

“La campagna 2017 – ha sostenuto Messina – si svolge essenzialmente nelle piazze. Si tratta di un’edizione speciale che si svolgera’ dopo un periodo di grandi emergenze che ha interessato il nostro paese”. L’edizione 2017 coinvolgera’ volontari e volontarie appartenenti a oltre 700 realta’ associative, tra sezioni locali delle organizzazioni nazionali di volontariato, gruppi comunali e associazioni locali di tutte le regioni d’Italia.

“Io non rischio” e’ nata nel 2011 ed e’ promossa dal Dipartimento della Protezione civile con Anpas-Associazione nazionale pubbliche assistenze, Ingv-Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e Reluis-Rete dei laboratori universitari di ingegneria sismica. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorita’ di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Universita’ della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica. Sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, e’ possibile consultare i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto o un maremoto.

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