Grazie ad una terapia farmacologica, dei topi paralizzati dal collo in giu’ a causa di una lesione spinale hanno recuperato la respirazione. I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Cell reports, sono preliminari, ma se confermati in futuro potrebbero liberare dagli apparecchi di ventilazione meccanica le persone con paralisi.
“Normalmente i messaggi che entrano ed escono dal cervello controllano la respirazione. Se pero’ il midollo spinale viene danneggiato all’altezza del collo, questi messaggi non riescono piu’ a passare e serve un ventilatore meccanico per respirare.Nel tentativo di riparare questo danno, – spiegano i ricercatori della Case Western reserve university in Ohio autori dello studio – hanno scoperto un percorso ‘alternativo’ dei nervi per la respirazione proprio nel midollo spinale.”
“Si tratta di un circuito nervoso ‘nascosto’, capace di funzionare indipendentemente dagli altri circuiti del midollo collegati alla respirazione. Attraverso un farmaco hanno ‘telefonato’ al sistema spinale collegato alla respirazione e hanno osservato dei movimenti nel diaframma (il principale muscolo della respirazione) e respirazione. I ratti studiati avevano il midollo spinale gravemente danneggiato: cio’ significa che non era il loro cervello ad attivare il diaframma. Sembra quindi che il cervello non sia necessario per far respirare se si riesce a ‘risvegliare’ questo circuito nervoso nel midollo. Secondo i ricercatori il farmaco agisce bloccando gli altri segnali nervosi che normalmente silenziano il circuito ‘nascosto’.”
“Si tratta di una ‘risposta primitiva’ che rimane nel midollo spinale per le emergenze, un po’ come le grida che si fanno quando c’e’ un pericolo”, spiega Jerry Silver, coordinatore dello studio. Anche se i movimenti visti nello studio somigliano alla respirazione, non e’ ancora chiaro se siano sufficienti a garantire la vita. Per questo serviranno ulteriori studi su piu’ modelli animali.