“E’ un momento difficile. Mia figlia sta male”. Chiede riservatezza la mamma della bambina di sette anni ricoverata all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino per un sospetto caso di tetano. “Ci vorra’ qualche giorno”, precisa la professoressa Rossana Cavallo, Direttrice dei laboratori di Microbiologia e Virologia universitaria delle Molinette. Quello che e’ certo e’ che la piccola, che reagisce alle cure, non e’ stata sottoposta alla profilassi contro il tetano.
E, a quanto si apprende, nemmeno alle altre vaccinazioni obbligatorie per il decreto Lorenzin. Idem per il fratellino di dieci mesi. Quanto basta per alimentare il dibattito sul tema vaccini.
“Le vaccinazioni sono un atto di responsabilita’ verso figli e comunita'”, interviene l’assessore alla Sanita’ della Regione Piemonte, Antonio Saitta, che e’ anche coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni. “Su questo tema le opinioni in contrasto con le evidenze scientifiche e con la tutela della comunita’ rischiano di essere egoistiche. Chi ha dei dubbi – e’ il suo appello – ascolti soltanto il pediatra, il medico di famiglia e gli addetti ai servizi vaccinali”.
Una “vergognosa strumentalizzazione”, per la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Francesca Frediani. “Auguri di pronta guarigione alla piccola e un abbraccio ai genitori – aggiunge la pentastellata -, che non hanno certo bisogno di lezioni da nessuno”. Parole “gravi e pericolose” per la deputata Pd Silvia Fregolent, mentre il responsabile Sanita’ dei democratici, Federico Gelli, punta il dito contro chi fino a ieri ha lavorato per alimentare disinformazione e paura”.