Terremoto: riprende la produzione Unimer a Arquata del Tronto

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“Dopo la scossa del 24 agosto 2016 che ha reso lo stabilimento inagibile avevo promesso che avremmo riaperto qui ad Arquata Tronto prima possibile. Sono orgoglioso e contento di dire che questa promessa la stiamo mantenendo e che fra 15 mesi al massimo riprenderemo la nostra produzione anche qui”. Così Roberto Di Maio, presidente dell’Unimer, l’azienda che produce fertilizzanti che aveva dovuto interrompere la produzione nello stabilimento nella zona industriale Pescara del Tronto, attivo fin dal 1989.

Ora, dopo il decreto firmato dalla Regione Marche, potra’ essere abbattuto, facendo posto a quello nuovo progettato dall’architetto ascolano Enrico Cucchiaroni. Gli stabili da ricostruire sono due: uno principale di circa 9 mila mq, adibito alla produzione, e una cabina elettrica di circa 110 mq. Il nuovo edificio sarà, tra l’altro, adeguato nei colori e nei materiali al paesaggio in cui e’ inserito, in prossimità del fiume Tronto.

Avra’ forma rettangolare e occuperà una quantità minore di suolo rispetto al precedente. Sara’ possibile grazie ai fondi assegnati per gli edifici danneggiati dal sisma 2016, con decreto firmato il 28 settembre scorso, per un importo totale di 2.715.632 euro. Grazie al contributo, unito ai fondi dell’assicurazione dell’azienda, si avvia il primo step per il rientro dell’attivita’ produttiva nel territorio di Arquata.

“I lavori di ricostruzione cominceranno quanto prima – ha detto Di Maio – nascera’ uno stabilimento industriale innovativo, rispettoso delle piu’ severe norme antisismiche, attivate per rispondere a criteri di massima sicurezza e produttivita’, con grande attenzione all’impatto ambientale visto che siamo in un’area all’interno di due parchi, Sibillini e Monti della Laga”. In questi mesi gli operai dello stabilimento di Arquata si sono spostati in quello di Treviso.

“E’ stato un periodo complesso, nessuno ha perso il lavoro e a turni hanno partecipato con gli altri alla produzione – tiene a sottolineare Di Maio -. Ma e’ un punto d’orgoglio per noi poterli riportare a lavorare nella loro terra. Accadra’ presto”. “La Unimer ci ha creduto, ha fatto scelte importanti anche con sacrifici e proprio questi ultimi sono stati ripagati attraverso la realizzazione di un nuovo stabilimento ancora piu’ competitivo, che garantira’ occupazione nel territorio di Arquata del Tronto”, ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

“Con le zone franche e le aree di crisi complessa abbiamo ulteriori risorse da impiegare per chi volesse creare un’impresa nelle zone colpite dal sisma. Non regaliamo nulla, sia chiaro, ma finanzieremo chi ha diritto e scegliera’ di investire in innovazione, riqualificazione delle proprie aziende e fra i 400 milioni di cui abbiamo parlato nell’assemblea dei sindaci, gran parte sono destinati al cratere sismico. Risorse, ripeto, che si aggiungono a quelle della ricostruzione, non sono alternative” ha sottolineato Ceriscioli, che si e’ lasciato andare anche a una battuta: “non vorrei che ci fossero piu’ risorse che persone da occupare, cosi’ fosse sarebbe comunque un bellissimo problema che sapremo gestire”.

Il sindaco Aleandro Petrucci ha replicato: “Stia tranquillo presidente Ceriscioli, c’e’ tanta gente da far lavorare, soprattutto ragazzi, perche’ riporteremo tutti qui nella nostra terra”. Petrucci ha poi sollecitato ulteriori investimenti nella viabilita’: “Anche le aziende ci chiedono di fare in modo che si arrivi qui con maggiore celerita’. Allora dobbiamo far si’ che i pochi chilometri di galleria che si stanno realizzando fra Arquata e Acquasanta Terme non siano i soli. Ormai la Regione ha finito i lavori del Quadrilatero. Si concentri ora in questa area”.

 
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