Vaccinazioni: in Sicilia risposta bassa tra gli over 65

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La Regione Sicilia e’ e continuera’ ad essere in prima linea nella proposizione di strategie vaccinali mirate all’adulto-anziano. I vaccini sono alleati fondamentali per la prevenzione delle malattie infettive piu’ temibili nella terza eta’ ed i rischi ad esse collegate, e rappresentano il piu’ semplice e potente strumento a disposizione dei cittadini per invecchiare in salute.

E’ questo – spiegano – il messaggio lanciato alla popolazione da istituzioni sanitarie, medici, societa’ scientifiche e associazioni della terza eta’, intervenuti oggi a Palermo nell’ambito dell’evento “La longevita’ si conquista. Il contributo della vaccinazione per la salute dell’anziano”.

L’incontro e’ stato promosso da Italia Longeva, la Rete del Ministero della salute sull’invecchiamento e la longevita’ attiva, con il patrocinio della Regione, Assessorato alla salute, e delle Societa’ scientifiche di riferimento. Un tema, quello dell’importanza della prevenzione, che riguarda da vicino l’isola, dove negli ultimi 10 anni la popolazione anziana e’ aumentata del 2%, per un totale di oltre 1 milione di ultrasessantacinquenni, vale a dire 1 abitante su 5.

In tema di prevenzione vaccinale, la Sicilia e’ stata tra le prime regioni ad implementare il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 che prevede, in regime di gratuita’ per gli over 65, oltre al piu’ conosciuto vaccino contro l’influenza, anche i vaccini contro la polmonite pneumococcica e l’herpes zoster. A fronte di tale offerta, i tassi di copertura restano pero’ bassi e lontani da quelli auspicabili: nel 2016 si e’ vaccinato contro l’influenza solto il 55% della popolazione anziana, mentre la quota di cittadini che ha aderito alle vaccinazioni di piu’ recente introduzione, polmonite pneumococcica ed herpes zoster, e’ pari rispettivamente al 30% e allo 0,2%.

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