Vaccini, no vax: “In molte regioni i medici non chiedono più il consenso”

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“Io ho avuto conferme che in molte Regioni non chiedono piu’ la firma del consenso proprio grazie alla circolare del ministero della Salute”. A farlo sapere Ana Diana Demian, presidente dell’associazione Lov-Liberi dall’obbligo vaccinale, interpellata dall’agenzia Dire in merito alla denuncia di un medico di una Asl di Roma, che nei giorni scorsi si e’ trovato davanti al caso di alcuni genitori decisi a non firmare il consenso informato per i propri figli, appellandosi all’obbligatorieta’ della legge dello Stato.

Il ministero della Salute deve assolutamente ritrattare la circolare, uscita ad agosto- spiega- in cui ha annunciato che il consenso informato e’ un mero atto burocratico e non e’ necessario richiederlo nel caso delle vaccinazioni obbligatorie. Secondo il ministero il consenso informato va quindi superato, mentre secondo la normativa non proprio: quella piu’ recente, infatti, prevede che ci debba essere il consenso informato scritto”.

I genitori che non intendono firmare il consenso informato, aggiunge ancora la presidente di Lov, lo possono fare “perche’ e’ un loro diritto e non possono essere obbligati a farlo. E i medici non possono firmarlo al posto dei genitori e allo stesso tempo non possono neanche procedere con la vaccinazione. Quindi si tratta dell’ennesima impasse giuridica nel nostro Paese”.

Secondo Demian, quindi, sarebbe il caso che i medici e i relativi ordini “iniziassero non solo a tutelare se stessi ma anche i loro pazienti, sotto tutti i punti di vista. Dovrebbero iniziare ad applicare la direttiva di cui ha anche parlato il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Giuseppe Lavra, facendo firmare questo benedetto consenso e iniziando ad informare veramente i genitori- conclude- cosa che non si fa”. 

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