Vaccini, polemiche per le dichiarazioni del sindaco di Vignola: “Paradossale che si possa andare a scuola con l’Hiv, ma non senza vaccino”

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Stanno facendo discutere, nel Modenese, le parole del sindaco leghista di Vignola, Simone Pelloni, pronunciate la scorsa settimana, in un incontro pubblico dell’Unione Terre di Castelli sull’obbligo vaccinale durante il quale – come riportano i media locali – ha definito “un paradosso assurdo” il fatto che possano andare a scuola studenti con Hiv e che venga multato chi non rispetta l’obbligo di vaccinarsi. Parole stigmatizzate, tra gli altri, dal segretario regionale del Pd, Paolo Calvano.

“Quello che qualche genitore mi ha detto – ha scandito il primo cittadino di Vignola – sembra paradossale. Anche all’ammalato di Aids – ha aggiunto – si garantisce il diritto allo studio, al non vaccinato lo si esclude dall’asilo nido e dalla scuola d’infanzia o lo si fa pagare una multa qualora non faccia i vaccini in tempi prestabiliti. Questo e’ un paradosso ovviamente assurdo”.

Secondo il segretario regionale del Pd che interviene sulla sua pagina Facebook – su cui posta anche un video con l’intervento del sindaco di Vignola – quelle pronunciate da Pelloni sono “parole inaccettabili” che mettono “a confronto due situazioni incomparabili e discriminando i bambini immunodepressi, ad esempio malati di Aids. Un bambino con malattie immunodepressive, non puo’ vaccinarsi – aggiunge – ma ha diritto ad andare a scuola”. Quindi, argomenta Calvano in un altro passaggio, “e’ esattamente per questo tipo di situazioni che abbiamo introdotto la legge sull’obbligo dei vaccini: tutelare i piu’ deboli, garantendo a loro, come ai loro coetanei, pieni diritti”. Cosi’, conclude, “quello che Pelloni definisce ‘un paradosso assurdo’ e’ invece una garanzia di diritto alla salute per tutti: da Sindaco dovrebbe saperlo e porsi innanzitutto come il garante del rispetto della legge anziche’ dire quello che ha detto”. 

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