“Ben vengano le piogge previste in questi giorni anche in Basilicata, dove nelle principali dighe mancano all’appello oltre 200 milioni di metri cubi di acqua rispetto allo stesso periodo della scorso anno, per effetto di un’estate e di un mese di ottobre straordinariamente siccitoso”. Cosi’, in una nota, Coldiretti Basilicata.
“Le precipitazioni pero’ – e’ scritto nel comunicato diffuso dall’ufficio stampa – per poter essere assorbite dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni e pericolo di frane, alluvioni e smottamenti. Di fronte allo stravolgimento del clima e’ necessario passare dalla gestione dell’emergenza con enorme spreco di risorse, per abbracciare una nuova cultura delle prevenzione”.
“Occorrono – ha concluso Coldiretti- interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini aziendali e utilizzando anche le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere l’acqua piovana. Siamo di fronte infatti a cambiamenti strutturali come dimostra il fatto che nel 2017 si sono registrate temperature piu’ alte mentre le precipitazioni sono state nettamente inferiori alla media in tutti i mesi dell’anno”.