Ha sei anni, e’ un Labrador, si chiama Maya, ha un comportamento docile, e’ addestrata all’ubbidienza e a relazionarsi con tutti. Sara’ lei la coprotagonista del progetto ‘La mia zampa per te’, proposto dalla Federazione italiana discipline armi sportive da caccia (Fidasc) al Comune di Campobasso. L’idea e’ di sperimentare, insieme al personale medico, l’introduzione della ‘Pet therapy’ in un percorso di beneficio sulla qualita’ di vita dei malati di Alzheimer.
“La vicinanza di un cane – spiega la Fidasc – ha effetti benefici per quanto riguarda la sfera emotiva, abbassando l’ansia, la rabbia, l’aggressivita’ prodotta dalla malattia e la conseguenze insonnia”. Il progetto sara’ svolto insieme ai sanitari del ‘Centro Alzheimer’ del capoluogo. Tra i 15 utenti della struttura ne saranno individuati 10 che parteciperanno in via sperimentale agli incontri con cane e coadiutore.
Sei gli obiettivi: sperimentare l’interazione uomo-animale per integrare, rafforzare e coadiuvare le terapie tradizionali, migliorare e accrescere il benessere fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo, attenuare alcuni sintomi a livello cognitivo e comportamentale, stimolare le funzioni mnemoniche residue e le funzioni motorie, favorire l’accettazione della loro personalissima realta’ da parte dei familiari, soddisfare bisogni affettivi e migliorare le proprie capacita’ di socializzazione e il senso di responsabilita’.