Anche l’alveare diventa tecnologico e, grazie ad alcuni sensori, monitora la salute delle api e dell’ambiente circostante. Tutto ciò è stato possibile grazie a Hive-Tech, un dispositivo creato dalla startup lombarda 3Bee che viene posizionato all’interno dell’arnia e permette di interpretare e controllare a distanza i bisogni delle api registrandone peso, temperatura, umidita’, suoni e odori.
La tecnologia, che sara’ in mostra alla Maker Faire dall’1 al 3 dicembre, e’ adattabile a qualsiasi tipo di arnia e si autoalimenta con un pannello fotovoltaico. I dati sono registrati ogni minuto nell’arnia e trasmessi fino a quattro volte al giorno alla piattaforma cloud accessibile da remoto, a disposizione dell’apicoltore che puo’ prevenire malattie e intervenire in caso di necessita’.
Hive-Tech sfrutta quattro sensori, che si richiamano ad altrettanti sensi: e-Eye analizza l’intensita’ e lo spettro luminoso della luce ambientale; e-Hand rileva la temperatura e l’umidita’ interne all’alveare e misura l’incremento ponderale dell’arnia; e-Nose fiuta la qualita’ dell’aria, l’ossigeno e l’anidride carbonica presenti nell’alveare; e-Ear sente l’intensita’ e lo spettro sonoro delle vibrazioni delle api. L’acquisizione massiccia dei dati sullo stato di salute, spiegano gli ideatori, permettera’ di realizzare una mappa dettagliata dell’inquinamento del territorio.
Ogni ape, infatti, riporta nel nido l’inquinamento ‘assorbito’ durante il volo, che viene rilevato e registrato. Hive-Tech e’ frutto del lavoro di tre ragazzi che hanno dato vita a 3Bee. Sono Niccolo’ Calandri, ingegnere elettronico con esperienze al Mit e alla Nasa, il biologo e apicoltore Riccardo Balzaretti e il tecnologo alimentare Elia Nipoti.