La conservazione dei cibi in casa: info e consigli utili

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Quante volte ci è capitato, dopo che abbiamo fatto la spesa, di lasciare le buste nel cofano della macchina per ore prima di tornare a casa? Quante volte ci è capitato di riempire completamente il frigorifero? Quante volte ci è capitato di aver scongelato la carne togliendola semplicemente dal congelatore?

Se la risposta a queste domande è “spesso” o peggio ancora “sempre”, allora siamo lontani da quelle che vengono chiamate “buone prassi di conservazione dei cibi in ambito domestico”. La nostra salute e quella dei nostri commensali non può non prescindere dal rispetto di precise norme igieniche.

Quando un alimento è mal conservato è spesso preda di microrganismi patogeni quali funghi e batteri, che producendo sostanze tossiche porteranno all’intossicazione, o peggio ancora alla morte, di chi li consuma.

È fondamentale conoscere quelle che sono le più importanti tecniche di conservazione degli alimenti, al fine di prevenire i rischi suddetti e garantire la qualità e quindi anche la bontà dei cibi che andrete a cucinare o consumare.

Il trasporto degli alimenti dal supermercato a casa deve avvenire il più velocemente possibile, evitando di fare lunghe soste intermedie cosicché non andremo a interrompere la cosiddetta “catena del freddo” degli alimenti surgelati o frigo conservati, ovvero eviteremo di far subire quegli sbalzi termici che ne comprometterebbero la salubrità.

Non appena arrivati a casa, la prima cosa da fare è riporre in frigorifero e/o freezer i prodotti appena acquistati, consapevoli che ogni alimento ha la propria temperatura di conservazione nonché una propedeutica collocazione in frigorifero, ovvero:

  • uova, latticini, dolci a base di creme e panna o comunque alimenti da conservare “una volta aperti” devono essere riposti nella parte centrale del frigorifero, ossia dove la temperatura si mantiene intorno ai 4-5 °C;
  • carne e pesce, che vanno sempre isolati dagli altri alimenti attraverso la pellicola, vanno posti nella parte più fredda ovvero nel comparto più basso del nostro frigorifero;
  • nella zona a temperatura maggiore invece, che si trova nel cassetto nella parte bassa, si conservano frutta e verdure, che possono essere danneggiate da temperature troppo basse;
  • infine ci sono i prodotti che necessitano solo di una leggera refrigerazione, ad es. bibite e burro, che vanno posizionati nella mensole all’interno della porta dove la temperatura è più elevata.

Un’ulteriore tecnica, importante per evitare gli sprechi alimentari e salvaguardare la nostra salute, è quella di riporre gli alimenti acquistati di recente sotto o dietro a quelli già presenti, applicando la regola FIFO (First In, First Out) cioè “chi prima entra, prima esce” cosicché si darà precedenza al consumo degli alimenti prossimi alla scadenza.

Altro requisito importante da non sottovalutare è quello di non mettere cibi troppo caldi nel frigorifero o comunque non lasciare quest’ultimo aperto per molto tempo, infatti ciò produrrebbe un innalzamento generale della temperatura provocando condense nell’alimento e pregiudicando così la conservazione di tutti gli altri alimenti che vi sono contenuti.

Un altro sbaglio che troppo spesso facciamo è quello di cedere alla tentazione di fare scorte alimentari troppo abbondanti, riempiendo eccessivamente frigoriferi e congelatori. Infatti un sovraccarico dell’apparecchio impedirà inevitabilmente, a quest’ultimo, di mantenere i cibi alla giusta temperatura.

Infine evidenziamo come sia fondamentale per la salubrità degli alimenti la tecnica di scongelamento. Quest’ultima non deve mai avvenire in maniera drastica, togliendo gli alimenti dal freezer e mettendoli direttamente a temperatura ambiente ma piuttosto in maniera graduale utilizzando una fase intermedia in frigorifero o anche, per chi lo possiede, il microonde a patto di utilizzare subito i cibi e comunque tenendo presente che i prodotti scongelati non potranno più essere ricongelati.

Buona spesa!

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