L’imbarcazione utilizzata nei giorni scorsi da otto cittadini di nazionalita’ nordcoreana per approdare sulle coste occidentali del Giappone, e’ scomparsa dal porto in cui era attraccata. Lo ha annunciato la polizia della prefettura dell’Akita, spiegando di ritenere che il battello di 20 metri possa essersi inabissato, o inavvertitamente aver preso il largo nel mar del Giappone, a ovest dell’arcipelago.
Gli uomini – che sono stati trattenuti dalle forze dell’ordine nipponiche – hanno riferito di aver lasciato la Corea del Nord un mese fa per la pesca stagionale dei polipi, e che la nave ha registrato un’avaria al motore. Secondo gli investigatori appare improbabile che gli otto pescatori vogliano chiedere asilo politico alle autorita’ locali. Il Giappone non ha relazioni diplomatiche con il regime di Pyongyang, e il capo di Gabinetto Yoshihide Suga ha detto che il governo rispondera’ nel modo piu’ opportuno.
Ad inizio della scorsa settimana un numero non identificato di imbarcazioni sospette con su impressi caratteri dell’alfabeto hangul sono state avvistate nella provincia di Aomori, a nord di Akita. Dal 15 al 17 novembre, tre cittadini nordcoreani erano stati salvati, e sette corpi recuperati, dopo il capovolgimento di due imbarcazioni nelle acque della penisola di Noto, davanti alla prefettura di Ishikawa.
