G7 Salute, il ministro Lorenzin: “Dobbiamo ripensare l’organizzazione delle nostre città”

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Domani a Milano si incontreranno i ministri della salute dei Paesi del G7, che discuteranno sull’impatto dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento, ma anche di importanti fattori di trasformazione sociale come quello demografico, in un mondo ormai globalizzato.

Sono i numeri dell’aumento dell’aspettativa di vita che ci sfidano al cambiamento – ha dichiarato il ministro Lorenzin oggi in occasione del convegno collaterale al G7 su “Innovazione e Ricerca per l’Invecchiamento attivo” tenutosi a Palazzo Lombardia – a suggerirci modelli organizzativi nuovi rispetto al modo in cui viviamo e in cui concepiamo i sistemi di assistenza medica e anche sociale“.

Per il ministro e’ “importantissimo che ci sia un invecchiamento attivo delle persone“, ma “per reggere questa sfida, questa grande domanda di salute, i sistemi sanitari sono oggi molto stressati e lo saranno sempre piu’ in futuro, in quanto dovranno riuscire a garantire equita’ di accesso alle terapie nella prima, seconda, terza e quarta eta’. E’ un problema enorme cui solo la ricerca scientifica potra’ dare soluzioni. Ma oltre a capire le cause dei problemi di salute che arrivano con l’ invecchiamento bisogna cambiare i modelli di organizzazione: sappiamo che la gestione di un paziente in ospedale costa due, tre, anche quattromila euro al giorno e che se gestito a casa lo stesso paziente ne costa solo alcune centinaia: Questi sono i numeri: e’ evidente che dobbiamo ripensare l’organizzazione delle nostre citta’ delle nostre case, dei trasporti, dei servizi“.

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