Aumentano i farmaci destinati ai bambini, con 260 nuovi farmaci, e cresce la ricerca sulle medicine pediatriche: sono i principali progressi raggiunti in 10 anni dall’entrata in vigore del Regolamento europeo sui farmaci pediatrici, anche se rimangono ancora molti fronti da migliorare. Il bilancio è stato tracciato da un rapporto presentato dalla Commissione europea al Parlamento e Consiglio d’Europa.
Per la prima volta il numero dei piani di indagine pediatrica (Pip), cioe’ il Documento su cui si basa lo sviluppo e l’autorizzazione dei medicinali pediatrici, ha superato quota 1000 nel 2017. Di questi, 131 sono stati completati entro la fine del 2016, e il 60% negli ultimi 3 anni, principalmente per le malattie reumatiche e immunologiche, infettive, cardiovascolari e vaccini. Pochi invece i piani di indagine pediatrica approvati per i tumori pediatrici.
Grazie al Regolamento, spiegano, c’e’ stato un aumento significativo di nuove terapie per i bambini con malattie reumatiche, per cui fino al 2007 le opzioni erano molto limitate. Da segnalare anche la maggiore quantita’ di ricerca sui farmaci pediatrici. La proporzione di sperimentazioni cliniche che includono bambini e’ passata dall’8,25% nel 2007 al 12,4% nel 2016.
Il documento sottolinea pero’ la necessita’ di un maggiore impegno nel combinare gli effetti del Regolamento pediatrico con quelli del Regolamento sui “farmaci orfani” per fare fronte alle carenze nel trattamento delle malattie rare nei bambini. “Pur soddisfatto dei progressi fatti per migliorare l’accesso a farmaci sicuri e adatti ai bambini, dobbiamo estendere questi risultati ai pazienti pediatrici con malattie rare. Inoltre, mi addolora vedere che non ci sono gli stessi progressi fatti per i tumori negli adulti, anche in ambito pediatrico”, commenta Vytenis Andriukaitis, commissario europeo alla salute e sicurezza alimentare.