Maremoto: in corso esercitazione internazionale anti tsunami nel Mediterraneo, c’è anche l’Ingv

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Al via da ieri, e durera’ fino a venerdi’ 3, l’esercitazione internazionale sul rischio maremoto del NEAMTWS (North-Eastern Atlantic, Mediterranean and connected seas Tsunami Warning System) dell’IOC-UNESCO, in programma. L’iniziativa, denominata NEAMWave17, prevede test esercitativi su quattro differenti scenari simulati che interesseranno, in giorni diversi, tre aree del Mediterraneo e un’area dell’Atlantico nord-orientale.

E tra i Paesi coinvolti c’e’ anche l’Italia, dopo l’attivazione del Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti (SiAM), prevista dalla Direttiva del presidente del Consiglio dei Ministri del 17 febbraio scorso (in G.U. il 5 giugno 2017). Il SiAM – creato per valutare la possibilita’ che in conseguenza di terremoti in mare o lungo la costa avvenga un maremoto e di quale entita’ e per diffondere messaggi di allerta – e’ composto da Ingv (che opera attraverso il Centro Allerta Tsunami-CAT), ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e Dipartimento della Protezione civile.

Domani lo scenario dell’esercitazione interessera’ non solo l’Italia ma tutto il Mediterraneo e si basa su un ipotetico terremoto di magnitudo 8.5 con epicentro a sud dell’isola di Zante, nel segmento occidentale dell’Arco Ellenico, e permettera’ di effettuare una simulazione di un reale processo di allertamento su scala nazionale L’esercitazione prevedera’, quindi, l’analisi del potenziale ‘tsunamigenico’ del sisma effettuata dal CAT-INGV, lo studio in tempo reale dei dati mareografici rilevati dall’ISPRA e l’applicazione delle procedure di allertamento rapido da parte del Dipartimento della Protezione Civile.

Sara’ anche l’occasione per testare la piattaforma tecnologica, realizzata ad hoc, per l’invio rapido della messaggistica di allerta, che ne permettera’ la trasmissione simultanea attraverso tre canali: email, sms ed IVR (Interactive Voice Response). I messaggi di allerta saranno inoltrati a tutte le Sale operative regionali di Protezione civile, e per Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia – regioni maggiormente interessate dallo scenario esercitativo – le comunicazioni raggiungeranno, sempre tramite la piattaforma, alcune amministrazioni comunali individuate dalle stesse autorita’ regionali.

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