Siamo a Scampia, nella periferia estrema a Nord di Napoli. E’ qui che nei giorni scorsi, nello stadio Antonio Landieri, innocente giovane vittima delle faide di camorra, è stato inaugurato il nuovo campo di calcio in erba sintetica di ultima generazione, realizzato con materiale di recupero della Terra dei Fuochi, ottimizzato da granuli di gomma derivati dal riciclo di pneumatici fuori uso che da materiale pericolosissimo per la salute e per l’ambiente se bruciati, si sono tramutati in un’area di 500 mq per i giovani calciatori dell’Arci Scampia e di altre associazioni del quartiere. Ciò è stato possibile grazie al protocollo siglato nel 2013 tra Ministero dell’Ambiente, Prefettura, Comune di Napoli e di Caserta e Ecopneus… protocollo contro l’abbandono di pneumatici nella Terra dei Fuochi che ha già permesso di togliere dalle strade di 41 comuni del territorio oltre 16.500 tonnellate di pneumatici fuori uso.
Da potenziale disastro ambientale se incendiati e utilizzati come combustibile per i roghi i rifiuti, gli pneumatici fuori uso sono, oggi, un materiae prezioso, sicuro e dalle eccezionali prestazioni, purchè correttamente riciclati, divenendo, in questo caso, un luogo d’aggregazione e sportivo per la comunità. La realizzazione del campo è durata meno di tre mesi, se si esclude la pusa estiva, esattamente da luglio a ottobre. Ma chi era Antonio Landiere? Un ragazzino disabile ucciso a Scampia nel 2004, ammazzato per errore sotto casa sua. Decine di palloncini colorati sono stati liberati in cielo nel giorno dell’inaugurazione del nuovo spazio e siamo sicuri che Antonio, da lassù, sorride per il suo quartiere che ha compiuto un altro passo nella lotta alla criminalità organizzata e nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute.