Violenza sessuale del ginecologo palermitano, parla la sessuologa Spina: “Potrebbe non essere l’unico caso. Non ci si sveglia a 65 anni con la voglia di stuprare”

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La sessuologa Rosamaria Spina, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, nel corso del programma Genetica Oggi condotto da Andrea Lupoli, per commentare la vicenda del Primario di ginecologia di Palermo, il Dott.Biagio Adile, che avrebbe violentato una sua paziente Tunisina di 28 anni. La sessuologa ha sottolineato:  “Quando un paziente si trova al cospetto di un medico oltre ad una sorta di <<dipendenza>> fisica ha anche una dipendenza psicologica. Ognuno di noi pensa sempre di rivolgersi al professionista più preparato, riponiamo nella persona tutta la nostra fiducia e sperenza. Per questo se ci si ritrova in situazioni di questo tipo diventa ancora più difficile reagire perché si creano situazioni di sudditanza”.

Quello che mi viene da pensare è che questa potrebbe non essere l’unica situazione di abuso o violenza che questo primario ha messo in atto perché è difficile a questa età arrivare a situazioni del genere. Un medico non si sveglia a 65 anni con l’idea di abusare di una paziente, anche se molto più giovane di lui. Di solito queste sono condizioni che si verificano già in tempi precedenti o comunque la tentazione non nasce nell’età matura ma la persona si porta dietro dalla giovane età. Poi bisogna capire se si riesce a gestire il desiderio sessuale oppure si soccombe a quello che è un disagio psicologico di fondo che comunque c’è e in questo caso si manifesta attraverso la professione medica”.

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