La Xylella pare sia arrivata nella zona focolaio del Salento, probabilmente intorno al 2010, a bordo di una pianta ornamentale proveniente dall’America Centrale ed ha infettato l’olivo attraverso un insetto vettore, la cosiddetta “sputacchina”. Ma se una sola pianta ha infettato, in pochi anni, milioni di olivi nell’intera provincia di Lecce e parte delle province limitrofe di Brindisi e Taranto, provocandone il disseccamento parziale o totale, come mai milioni di olivi infetti e conseguenti milioni di insetti vettori portatori della malattia non hanno infettato, finora, tutta la Puglia, le regioni limitrofe e l’intero territorio italiano olivetato?
L’insetto vettore, oltretutto, si può spostare a decine di km di distanza sulla terraferma attraverso i mezzi di trasporto che proprio nell’ultimo decennio sono aumentati considerato che ogni anno arrivano sempre più turisti in Puglia durante l’estate, stagione di maggiore attività della cicalina pestifera.