Tutto pronto per la notte di Santa Lucia. A differenza di quanto si pensa non sarà la più lunga dell’anno, ma senz’altro quella di domani sarà una notte di Santa Lucia da ricordare. Ad ‘aprire le danze’ sarà la Stazione spaziale internazionale, che poco dopo le 18 sara’ il punto più luminoso in cielo, seguita poi dalla pioggia di stelle cadenti d’inverno, le Geminidi, visibili e luminose come non mai, complice l’assenza della Luna. Lo segnalano gli esperti dell’Unione astrofili italiani (Uai).
In realtà il giorno più corto dell’anno è il 21 o 22, cioé quando si verifica il solstizio invernale. E’ stata la notte puù lunga dell’anno prima della riforma del calendario del 1582 voluta da Papa Gregorio XIII, quando il solstizio d’inverno coincideva con il 13 dicembre.
“E’ pero’ vero che quella di Santa Lucia e’ una delle giornate in cui il Sole tramonta piu’ presto“, precisa Paolo Volpini della Uai. Nelle prime due settimane di dicembre l’orario del tramonto e’ tra le 16,41 e le 16,42, tre minuti prima del Solstizio, in cui il tramonto e’ alle 16,44 e l’alba un po’ piu’ in ritardo, alle 7,37. E dove le nubi del maltempo saranno andate via, domani si potra’ godere dello spettacolo delle Geminidi, stelle cadenti paragonabili per quantita’ e brillantezza alle Perseidi di agosto. Il picco di queste meteore, in genere ben visibili tra il 10 e il 15 dicembre, e’ previsto per la notte tra il 13 e 14 dicembre.
“Quest’anno non ci sara’ la Luna a disturbare e quindi si potra’ godere di questo spettacolo gia’ dalle prime ore della notte”, aggiunge Volpini. Un’occasione da cogliere visto che questo sciame e’ destinato a cessare del tutto nel giro di un centinaio d’anni. “Gli sciami di meteore sono generati da nubi di detriti, e finiscono per esaurirsi o diradarsi se non sono alimentati a sufficienza da un corpo celeste”, segnala Volpini. Infine domani sara’ possibile dare l’ultimo saluto a Paolo Nespoli prima del suo ritorno a Terra: la Stazione Spaziale tra le 18.05 e 18.09 sara’ il punto piu’ luminoso in cielo, ben visibile soprattutto dalla Pianura Padana.