“L’accordo Cop21 è un accordo cornice che ha bisogno di essere attuato con le misure di finanziamento per le decisione che devono essere prese per moderare gli effetti del cambiamento climatico. Il fatto che gli Usa si siano tirati fuori dalla cornice del Cop21 non diminuisce ma moltiplica la responsabilita’ degli altri Paesi. L’Italia e l’Europa devono mantenere gli impegni, fare la loro parte in modo efficace. Prendiamo tutti atto della decisione degli Stati Uniti ma non si puo’ fare marcia indietro sull’attuazione degli accordi di Parigi, anzi. Quella strada e’ l’inizio di un percorso che ha bisogno di misure, finanziamenti, impegno internazionale”. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni intervenendo al Patto per il clima di Insieme.
Sulle tematiche ambientali “possiamo fare di meglio”. Lo ha detto Paolo Gentiloni intervenendo al Patto per l’ambiente di Insieme. “In questo anno di governo io ho cercato, a dispetto della mia biografica, di fare qualche sforzo, ma dobbiamo fare di meglio e di piu'”, ha aggiunto il premier.
“Considero importante il fatto che una delle radici dell’Ulivo e del centrosinistra decida di impegnarsi” in vista delle Politiche 2018. A 30 anni dalla sua prima manifestazione “l’attualita’ dell’impegno ecologista e’ tutt’altro che assorbita, abbiamo bisogno della spinta ecologista in politica”. Prosegue Gentiloni.
Per il presidente del Consiglio “la questione del cambiamento climatico che ogni tanto usiamo come metafora della questione ambientale in generale, oggi deve essere considerata una delle questioni centrali della politica, dell’economia ed e’ una questione strategica anche per i rischi climatici che non sono piu’ rischi opinabili masono presenti e di cui vediamo gli effetti pratici non solo nei fenomeni metereologici estremi“. Dunque, ha ammonito Gentiloni, “non si sottovaluti che i cambiamenti climatici, non quelli possibili, ma quelli in atto, stanno provocando fenomeni di migrazioni molto molto rilevanti. La centralita’ del tema climatico non riguarda solo le prossime generazioni ma riguarda l’oggi“.
“Credo che l’Italia abbia imboccato strade e preso impegni importanti sulla strategia ambientale” , ricordando la strategia energetica nazionale adottata alcune settimane fa e che “muove da una realtà già piuttosto avanzata e che si propone obiettivi ancora più avanzati: andare verso la decarbonizzazione. Abbiamo messo un primo step molto ambizioso, la totale uscita dal carbone nel 2025 e una diminuzione drastica delle emissioni. Non c’è – sottolinea il presidente del Consiglio – un’altra strada che la decarbonizzazione”.
“Se il nucleare pesa di meno in Italia è frutto di una scelta politica fatta 30 anni fa e che si è rivelata tutto sommato giusta e azzeccata”. “La strategia energetica che abbiamo intrapreso prevede 175 miliardi di investimenti, da qui al 2030. Circa i 2/3 sono sull’efficienza energetica”.