Depressione di Natale: 10 consigli per affrontare la ‘Christmas Blues’

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Una vera e propria depressione che fa capolino nel periodo natalizio: si tratta della sindrome nota come ‘Christmas Blues’, che intristisce e rende malinconici durante i periodi delle festività. “Le persone soffrono di questo malessere, soprattutto se stanno attraversando un periodo di socialità scarsa – spiega Loredana Locusta, psicologa esperta in neuropsicologia clinica e responsabile del Nucleo Alzheimer della Rsa lombarda Villaggio Amicoed a rischio sono coloro che hanno perso una persona cara, chi vede la fine di una relazione o semplicemente chi accusa la lontananza fisica di una persona a cui vuole bene”.

“Anche i soggetti che solitamente trascorrono tante ore fuori casa per lavoro, ritrovandosi a stretto contatto con la famiglia per le festività, se già vi sono conflitti irrisolti, possono reagire negativamente a questa eccessiva vicinanza“, osserva Locusta. I sintomi possono evidenziarsi con mal di testa, insonnia, mancanza di appetito, ansia, senso di soffocamento, senso di vuoto e tristezza, senso di colpa per non essere, ad esempio, all’altezza di preparare il tutto per i giorni di festa, difficoltà di concentrazione su un compito specifico, esaurimento psico-fisico.

“Proprio in questo periodo – evidenzia la psicologa – è stato riscontrato un aumento delle richieste di supporto psicologico e di psicoterapia di circa il 20% rispetto ad altri periodi dell’anno. Spesso si percepisce un malessere generale che porta la persona a richiedere un aiuto. Alla base vi è già una lieve depressione che tende ad acuirsi in corrispondenza delle festività”, ricorda Locusta, che suggerisce 10 semplici rimedi per battere la “Christmas Blues”.

“Nonostante le feste portino con sé un notevole stress e sottopongano alla cosiddetta ‘ansia da prestazione’, sarebbe opportuno dilazionare il raggiungimento dei propri obiettivi personali durante tutto l’anno e non concentrarli il 25 dicembre“, consiglia la psicologa, che suggerisce inoltre di “lavorare sul concetto che sia le feste sia le vacanze estive non devono essere il periodo del ‘tutto perfetto’: qualcosa potrà anche andare storto e può anche mancare la voglia di ridere e di avere il sorriso stampato sul volto: la ricerca della perfezione genera aspettative che vanno inevitabilmente ridotte per stare al meglio”. Anche la preparazione dell’evento può generare stanchezza e rendere la persona più irritabile. “Per questo – osserva Locusta – bisognerebbe non sconvolgere del tutto i propri ritmi ma assecondare il più possibile desideri e bisogni”.

“E’ poi fondamentale assecondare le proprie emozioni, anche se negative: normale non sentirsi a proprio agio nel trascorrere del tempo, ad esempio, a tavola con persone che non si frequentano durante il resto dell’anno”.

Assecondiamo la nostra mente e il nostro corpo – ricorda la psicologa – scavalcando i luoghi comuni: ad esempio, se il nostro fisico richiede relax, è inutile forzarlo e partecipare agli innumerevoli party festivi. Lo stesso vale per i regali: se non abbiamo voglia di correre tra i negozi per lo shopping dell’ultimo minuto, evitiamolo. Un dono fatto controvoglia è peggiore di un dono non fatto. Guardiamo poi ai traguardi non raggiunti in positivo: se qualcosa è andato storto abbiamo tutto l’anno dinanzi per rifarci e per modificare quelle abitudini che ci hanno fatto stare male.

Spesso – aggiunge – accade che le persone, a inizio anno, si circondino di obiettivi poco fattibili, una sorta di dieta che comincia sempre di lunedì. Pensiamo a pochi step da raggiungere e, soprattutto, a obiettivi ancorati al qui ed ora e attuabili. Pianificate il rientro alla normalità: se lavorate, ad esempio, segnate le priorità lavorative da dover svolgere al vostro rientro”.

“Cercate di controllare l’assunzione di cibo – avverte Locusta – esagerando con i pranzi festivi e con i brindisi potrebbero crearsi dei disturbi del ritmo sonno-veglia, in più potrebbero aumentare i sensi di colpa legati alle cosiddette abbuffate natalizie. Infine, spegnete la televisione: in questo periodo si colora di insolito buonismo e uscite a fare una passeggiata da soli, possibilmente a contatto con la natura. Il corpo e la mente ringrazieranno“, assicura la psicologa.

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