Novità importanti dalla ricerca farmacologica per la prevenzione delle malattie cardiovascolari ischemiche: “Nel 2017 sono stati conclusi importanti e innovativi studi, prevalentemente rivolti a ridurre il rischio di eventi cardiaci nei pazienti che ne hanno già subiti alcuni nella loro storia clinica”, spiega all’AdnKronos SalutePasquale Perrone Filardi, presidente Finsic, che dal 78esimo Congresso nazionale della Società italiana di cardiologia che si apre oggi a Roma illustra quattro grandi novità terapeutiche.
“La prima – precisa – è data dai nuovi farmaci per il colesterolo, anticorpi monoclonali che si iniettano sotto cute una volta ogni 15 giorni. Riducono il colesterolo per oltre il 50%, e hanno dimostrato di poter ridurre anche il rischio combinato di morte, infarto ed ictus. Un altro aspetto venuto fuori dai nuovi studi clinici riguarda le classi di farmaci anti-diabetici, in grado di ridurre anche gli eventi cardiaci”.
“Terzo aspetto – aggiunge – è la combinazione di farmaci antipiastrinici e anticoagulanti nel paziente con cardiopatia ischemica, non fibrillante, che ha dimostrato una riduzione della mortalità e di ictus. Un quarto studio, inoltre, ha ipotizzato che contrastando con anticorpo monoclonale un mediatore dell’infiammazione che si chiama interleuchina 1, si potessero ridurre gli eventi cardiovascolari. Questo studio ha dimostrato inoltre una possibile riduzione delle neoplasie a carico del polmone, un aspetto che sarà oggetto di studi clinici mirati per avere conferme”, conclude.