Legambiente: “L’innovazione delle bioshopper per alimenti abbia un costo equo”

MeteoWeb

“L’innovazione ha un prezzo ed e’ giusto che si paghi purche’ il costo sia equo. E’ fondamentale continuare la strada iniziata nel 2011 dall’Italia nella lotta all’inquinamento da plastica e per contrastare il marine litter”. Cosi’ Legambiente sul bando, dal 1 gennaio prossimo, dei sacchetti di plastica leggeri e ultraleggeri sostituiti dagli shopper biodegradabili e compostabili a pagamento.

“L’anno nuovo – spiega Legambiente – si aprira’ in Italia con una importante novita’: dal 1 gennaio 2018 saranno messi al bando i sacchetti di plastica leggeri e ultraleggeri utilizzati per imbustare frutta e verdura, carne, pesce, affettati; al loro posto ci saranno shopper biodegradabili e compostabili ma saranno a pagamento. Una novita’ che e’ stata annunciata come l’ennesima stangata a discapito dei consumatori, ma per Legambiente non e’ corretto parlare di caro-spesa”.

“L’innovazione – dichiara Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente – ha un prezzo ed e’ giusto che i bioshopper siano a pagamento, purche’ sia garantito un costo equo che si dovrebbe aggirare intorno ai 2-3 centesimi a busta. Cosi’ come e’ giusto prevedere multe salate per i commercianti che non rispettano la vigente normativa. In questi anni gli italiani hanno apprezzato molto il bando dei sacchetti non biodegradabili, siamo sicuri che accoglieranno bene questa importante novita'”.

“Occorre affrontare con efficacia il problema dell’usa e getta – prosegue Ciafani – e allo stesso tempo contrastare il problema dei sacchetti illegali, ancora troppo diffusi, e promuovere le filiere delle produzione industriali innovative e rispettose dell’ambiente. Allo stesso tempo auspichiamo che l’Italia continui a seguire, con impegni e azioni concrete, la strada tracciata in questi anni”.

Condividi