Dal consiglio dei ministri e’ arrivata la conferma della dichiarazione dello stato di emergenza richiesto dalla Regione Veneto per tre gravi eventi calamitosi accaduti in Veneto, nei mesi estivi: il primo a fine giugno, quando pioggia e grandine colpirono il bellunese e la Pedemontana, e in modo particolare Enego e Vittorio Veneto; il secondo, il 4 e 5 agosto, quando un violento nubifragio su Cortina D’Ampezzo e la valle del Boite ha provocato smottamenti e frane provocando la morte di una donna, ad Alvera’; ed infine l’anomala tromba d’aria del 10 agosto che ha sconvolto il Delta del Po e parte del litorale veneziano, abbattendosi in particolare sui campeggi del comune di Cavallino-Treporti.
“Una buona notizia e’ arrivata dal governo prima di Natale – commenta Gianpaolo Bottacin, assessore regionale alla Protezione Civile – Il riconoscimento dello stato di emergenza per i tre eventi, determinati delle eccezionali avversita’ atmosferiche, lascia ben sperare per il ristoro dei danni subiti da persone e imprese”.