Koumpounophobia, la paura dei bottoni: ecco cos’è e da cosa dipende

MeteoWeb

Ognuno di noi ha delle strane forme di paura, a volte fobie, spesso inconsce e alle quali si tende a dare poca importanza nonostante a volte limitino la nostra qualità della vita. Ma da cosa possono dipendere? Una di queste, poco nota ma molto comune è la paura dei bottoni,koumpounophobia.

Molto diffusa tra i bambini, spesso permane poi nelle menti adulte: bottoni di plastica o in metallo, con quattro fori o con due, sui vestiti o singolarmente. Chi ne soffre ha timore anche solo a guardarli, e un’azione semplice, come appunto il vestirsi abbottonandosi jeans o camicia, può diventare particolarmente complessa.

Quali sono le origini di questa fobia? Ovviamente, come tutto ciò che riguarda la psiche, ogni fobia è soggettiva e molto dipende dal quadro personale del singolo. In generale le fobie possono:

  • avere una certa tendenza genetica
  • avere delle origini traumatiche, ed essere generate in seguito ad un evento particolarmente negativo e stressante
  • dipendere da un disagio attuale: la psicologia moderna si sta concentrando sull’importanza del ‘qui e ora’. Conta dunque il presente, il momento stesso in cui si percepisce e manifesta questo disagio
  • essere legate a disturbi di tipo ossessivo-compulsivo

In particolare la paura dei bottoni è generata da un’eccessiva tendenza al controllo, un bisogno che si riversa nel lavoro e nelle relazioni interpersonali. Si manifesta infatti sopratutto in quelle persone che tendono a voler avere tutto sotto controllo e a voler dominare la sfera degli eventi.

Il trattamento dipende dunque dal diverso livello di disturbo. Nel caso di una semplice fobia che non ha alcuna conseguenza invalidante e limitante sulla qualità della vita, bisogna lavorare sulla mania del controllo che ne è alla base, e successivamente affrontare questa paura con delle strategie specifiche. Nei casi invece in cui il fenomeno è più accentuato è sempre consigliabile avvalersi del supporto di psicologi e personale specializzato.

Condividi