Il riso rosso fermentato riduce i livelli di colesterolo nei pazienti ipercolesterolemici

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Attraverso uno studio, pubblicato sul PubMed, si è analizzato l’effetto di un integrazione dietetica con fitosteroli, riso rosso fermentato o entrambi, su pazienti ipercolesterolemici. I fitosteroli agiscono nell’intestino, dove si trova sia il colesterolo introdotto con la dieta, sia quello prodotto direttamente dall’organismo. I fitosteroli competono a livello intestinale con il colesterolo, favorendone la riduzione. Il riso rosso fermentato interviene nella sintesi epatica del colesterolo, più specificamente è la Manacolina K presente nel chicco, che rende questo tipo di riso fermentato ottimo nel limitare la sintesi del colesterolo nel fegato. La Manacolina K, pur essendo una sostanza naturale, ha un effetto molto simile alle statine di sintesi che si trovano nei farmaci anticolesterolo tanto che, gli effetti collaterali del riso rosso fermentato sono simili a quello delle statine. Lo studio condotto ha analizzato tre tipi di pazienti:

  • gruppo 1: ha assunto 800 mg di fitosteroli
  • gruppo 2: ha assunto riso rosso fermentato con 5 mg di monacolina
  • gruppo 3: ha assunto entrambi i nutraceutici

Dopo 8 settimane dal trattamento i pazienti identificati nel gruppo 1 non sono state rilevate alcune variazioni signidicative dei parametri lipidici presi in esame. Nei pazienti del gruppo due si sono registrate delle riduzioni significative del -20,5% del colesterolo LDL, rispetto al basale, e del -14,4% dell’apolipoproteina B (la principale componente proteica della lipoproteina a bassa densità LDL o colesterolo “cattivo” deputata al trasporto di colesterolo ai tessuti). Nei pazienti del terzo gruppo si è riscontrato un calo importante del -27% del colesterolo LDL  e del -19% dell’apolipoproteina.

La conclusione di questo studio è che l’associazione di fitosterolo e di riso rosso fermentato sembera avere un effetto sulla riduzione del colesterolo additivo, ottenendo una riduzione del colesterolo LDL clinicamente significativa nei pazienti lievemente ipercolesterolemici.

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