Terremoto, nuovo studio sull’area del Mediterraneo: “La Sicilia potrebbe attaccarsi alla Campania”

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“E’ vero che la Sicilia e la Calabria si stanno allontanando. E lo fanno a un ritmo di mezzo centimetro all’anno. Si puo’ anche ipotizzare che la Sicilia stia ruotando verso la Campania a cui, fra moltissimi anni, potrebbe addirittura attaccarsi“. Lo ha spiegato all’AGI Enzo Boschi, geofisico e professore all’Universita’ di Bologna, commentando le conclusioni di uno studio italiano pubblicato sulla rivista Nature Communication.

“Questi lentissimi e inesorabili spostamenti dimostrano che la Terra e’ in continua evoluzione. Non ce ne accorgiamo – ha spiegato lo scienziato – perche’ sono processi che avvengono in moltissimi anni e coinvolgono enormi masse e quantita’ di energia”. Secondo Boschi, tutta la nostra Penisola sarebbe in movimento. “Sappiamo che l’Italia sta ruotando ed e’ possibile che fra migliaia o milioni di anni il mar Adriatico sparisca e che il nostro Paese si avvicini sempre di piu’ ai Balcani”.

Cosi’ come evidenziato dallo studio italiano, anche Boschi ritiene l’area del Mediterraneo studiata particolarmente interessante. “E’ qui infatti che avviene quello scontro terribile tra la placca Africana e quella Euroasiatica, scontro da cui nascerebbero terremoti e vulcani“, ha detto l’esperto. “Comprendere come avvengono i meccanismi di interazione fra queste due placche e’ fondamentale per lo studio della crosta terrestre”, ha aggiunto. “Qualunque informazione, anche la piu’ piccola, puo’ aggiungere un tassello alla nostra comprensione del Pianeta”, ha concluso Boschi.

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