Continua senza sosta l’impegno della Caritas nella zona terremotata in prossimita’ del confine tra Iran e Iraq. Un team della Caritas ha raggiunto Sarpol-e Zahab (135 km da Kermanshah), una delle localita’ iraniane piu’ colpite, e alcuni dei villaggi nelle vicinanze. Una visita finalizzata a identificare bisogni prioritari e interventi possibili.
Alcuni villaggi sono distrutti all’80-100%, molte scuole e l’ospedale sono gravemente danneggiati. Complessivamente il sisma Iran-Iraq ha colpito 8 citta’ e 1.920 villaggi, provocando 579 i morti, 7.817 i feriti e oltre 70.000 sfollati. Almeno 15.000 case e 78 scuole sono state distrutte o gravemente danneggiate. Nelle scuole danneggiate, in attesa della ricostruzione o la riparazione dei plessi, si procede con tre turni di lezioni per evitare l’interruzione degli studi.
La popolazione colpita e’ stata trasferita in tende fornite dalla Mezzaluna Rossa iraniana, che ha anche distribuito coperte, vestiti, stufe, cibo. Altri aiuti di prima emergenza sono stati forniti dal governo iraniano e in tutto il Paese si e’ attivata una catena di solidarieta’. Anche Caritas in Iran, con l’appoggio di Caritas Italiana ed altri sostenitori, intende contribuire con la realizzazione di interventi mirati per la fornitura di servizi igienici provvisori e docce prefabbricate, dal rispettivo costo unitario di 670 e 750 euro.
E’ prevista inoltre la distribuzione di schiume isolanti per le tende, coperte, farina e utensili da cucina, soprattutto alla popolazione dei villaggi piu’ lontani dell’area visitata dove gli aiuti arrivano piu’ lentamente. Caritas Italiana ha effettuato un primo stanziamento per l’appoggio agli interventi identificati ed e’ in costante contatto e coordinamento con il team di Caritas in Iran e con la rete internazionale.