Il procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio ha aperto un fascicolo di indagine sui cantieri delle casette del Terremoto (Sae), e le presunte irregolarita’ nella gestione della manodopera, denunciate dalla Cgil e dalla Fillea provinciali. Lo reso noto lo stesso Giorgio, sottolineando che ”la tutela dei diritti dei lavoratori, rispetto ad ogni forma di sfruttamento e di sopruso costituisce una delle essenziali finalita’ del mio ufficio”.
Il procuratore ha ricordato che gia’ da mesi la Polizia, la Guardia di finanza e i Carabinieri stanno effettuando controlli sui cantieri Sae dell’area terremotata, appaltati al consorzio Arcale, che ha vinto una gara bandita dalla Protezione civile nazionale. Il sindacato ha segnalato la presenza di molti lavoratori romeni, in particolare a Ussita, che verrebbero reclutati in patria con la promessa di guadagni poi non effettivamente corrisposti, e impiegati senza godere delle norme contrattuali italiane. In particolare, il sindacato ha reso noto il caso di un operaio che si e’ infortunato cadendo sul ghiaccio, e invece di essere accompagnato in ospedale stava per essere rimpatriato in Romania.
Oggi la Cgil maceratese e’ stata contattata da funzionari del Governo romeno, nell’ambito di un monitoraggio in varie regioni italiane contro lo sfruttamento di connazionali. Sempre a detta delle organizzazioni sindacali di Macerata, nel cratere sismico opererebbe un ‘caporale’ romeno, coadiuvato da moglie e figlia.