Stop alle false paure e agli allarmismi suscitati dalla nascita delle prime scimmie clonate con la tecnica della pecora Dolly: la comunita’ scientifica internazionale non e’ assolutamente interessata a tentare la stessa tecnica sull’uomo perche’ sarebbe troppo complicata, del tutto inutile e senza senso. Lo afferma Carlo Alberto Redi, direttore del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo dell’Universita’ di Pavia. “Oggi abbiamo gli strumenti per clonare l’uomo, ma questo non significa in automatico che sia una via praticabile”, osserva.
“Nelle clonazioni piu’ facili, come quelle di topo, si ottiene un successo ogni 20-30 tentativi: spesso gli animali nascono con problemi neurologici e altra patologie, come la sindrome degli organi dilatati. Per far nascere le due scimmie i ricercatori cinesi hanno dovuto fare un numero ancora piu’ elevato di tentativi”.
“Possiamo solo immaginare – ha proseguito Redi – le difficolta’ che si potrebbero avere nell’uomo: servirebbero centinaia di ovuli, difficili da reperire senza mettere a rischio la salute delle donne donatrici. E poi rimane il rischio che i bambini clonati nascano malati e con problemi neurologici. A che scopo, poi? A cosa servirebbe creare un clone umano?”
Alla luce dei risvolti etici della Clonazione umana e dei potenziali rischi a cui si porrebbe la salute delle donne e dei nascituri, “la comunita’ scientifica internazionale non e’ affatto interessata a condurre questo genere di esperimenti, che tra l’altro – sottolinea Carlo Albero Redi – sono vietati da quasi tutte le legislazioni: in Italia, per esempio, il folle che volesse provarla rischierebbe 10 anni di carcere e l’interdizione dai pubblici uffici”.
Preoccupato per l’ondata emotiva scatenata nell’opinione pubblica dalla nascita delle scimmie clonate, l’esperto dell’universita’ di Pavia ammonisce: “non lasciamo che queste false paure si traducano in freni e divieti per la ricerca. Continuare questi studi sugli animali sara’ fondamentale per capire meglio i meccanismi di riprogrammazione genetica che entrano in azione quando si trasferisce il nucleo della cellula dell’individuo da clonare all’interno dell’ovulo privato del suo nucleo: meccanismi simili sono all’origine di moltissime malattie, come tumori e obesita'”.