Luca Coscioni, leader radicale a partire dalla battaglia per la legalizzazione della ricerca sulle cellule staminali embrionali e per l’abrogazione della legge 40, morì il 20 febbraio 2006 a Orvieto. Da fondatore e Presidente dell’Associazione Luca Coscioni, oltre che Presidente di Radicali italiani e capolista della Lista Bonino alle elezioni politiche, ricevette il sostegno di 50 Premi Nobel, ai quali se ne aggiunsero altri 50 negli anni successivi per contrastare il progetto di una convenzione Onu che mettesse al bando la cosiddetta “clonazione terapeutica”.
Oggi, 20 febbraio 2018, a 12 anni dalla sua morte, i genitori Anna e Rodolfo con Monica sorella di Luca si recheranno al Comune di Orvieto per depositare il proprio testamento biologico: “Vogliamo celebrare la memoria di Luca così, onorando pubblicamente un grande successo politico ottenuto dall’Associazione Luca Coscioni e di tutti coloro che non hanno mai smesso di crederci – hanno dichiarato i genitori di Luca – e ci auguriamo che si possano presto ottenere altri risultati sui temi per i quali si era battuto lui”.
Proprio per raccogliere l’impegno dei candidati sugli obiettivi dell’Associazione Luca Coscioni, che includono il tema della ricerca sugli embrioni e il miglioramento del genoma umano, l’associazione ha lanciato la campagna #TiVotoSeTiImpegni, rivolta ai candidati di tutti i partiti.