Bisfenolo: abbassamento delle soglie di tolleranza nei materiali a contatto con gli alimenti

MeteoWeb

Il bisfenolo A (BPA) è una sostanza chimica usata prevalentemente in associazione ad altre sostanze chimiche per produrre plastiche e resine. Questa sostanza è usata nel policarbonato, un tipo di plastica rigida, trasparente e altamente performante. Il policarbonato viene utilizzato per produrre recipienti per uso alimentare come bottiglie, bibite con vuoto a rendere, biberon, stoviglie di plastica (piatti e tazze) e contenitori per riporre alimenti. Residui di BPA si possono presentare anche nelle resine epossidiche usate per la produzione di pellicole e rivestimenti protettivi per lattine e tinozze. Si è osservate che tale sostanza può migrare in piccole quantità nei cibi e nelle bevande conservati in materiali che lo contengono. Nel giugno 2017 il Comitato degli Stati membri dell’Autorità UE per le sostanze chimiche (ECHA) ha concluso all’unanimità che la sostanza può avere effetti nocivi sull’apparato endocrino e il sistema ormonale e ha così inserito il bisfenolo A nell’elenco delle “sostanze estremamente preoccupanti”.

Proprio per questo, le nuove regole dell’Unione Europea, hanno imposto delle soglie di tolleranza verso questa sostanza. Inoltre, diventano pari a zero per i contenitori di alimenti per bambini fino a tre anni di età; tale regolamento (UE 2018/213) abbassa il limite di migrazione specifico, che è la soglia di sicurezza per la migrazione dal materiale plastico al cibo, e estende questa disposizione ai materiali di rivestimento usati nelle lattine di cibi e bevande. Tali norme si applicheranno dal 6 settembre 2018, attuando il divieto di utilizzo del BPA nei biberon, sancito nel 2011, e proibisce la migrazione della sostanza da materiali rivestiti contenenti alimenti per neonati e bambini fino a 3 anni.

Condividi