Le clementine di Calabria IGP: dolci, succose e senza semi

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Le buonissime clementine di Calabria IGP, il cui nome scientifico è Citrus x clementina, provengono da un alberello alto massimo 5 metri, dal tronco ramificato in poche branche principali che tendono spontaneamente a formare il globo. Il loro habitat ideale si trova in Calabria, in particolare le aree di maggiore produzione sono la Piana di Sibari e Corigliano nel cosentino, la Piana di Lamezia nel catanzarese, la Piana di Gioia Tauro-Rosarno e la Locride nel reggino. Il clima mite e regolare riesce ad esaltare le caratteristiche qualitative estrinseche ed intrinseche del frutto, che solo in Calabria giunge a maturazione molto precocemente. La raccolta avviene da ottobre a febbraio, a seconda della varietà, e i frutti si presentano senza semi (o ne hanno pochi) ricchi di vitamine, aromatiche e molto dolci. Risultano facili da sbucciare, essendo l’epicarpo liscio e molto sottile, e possono gustarsi fresche o essere trasformate in canditi, marmellata, succhi, sorbetti, dolci e liquori.

In particolare nella Piana di Sibari, le clementine hanno trovato la loro massima affermazione. In questa zona la qualità del prodotto è nettamente superiore per il particolare ambiente bio-pedo-climatico della zona, caratterizzato da terreni silicei, dalla vicinanza dei monti e dall’assenza della traiettoria dei venti. Ne esistono diverse varietà, dalla Spinoso alla Hernandina, dalla Comune alla Marisol e al Tardivo. Tutte senza semi o comunque ne presentano pochi, polposi, dolci e semplici da sbucciare. La Clementina di Calabria è rinfrescante e diuretica e possiede un elevato contenuto di zuccheri disponibili.

Per l’elevato contenuto di vitamina C, bastano un paio di frutti al giorno per coprire il fabbisogno giornaliero di una persona adulta.
Sono anche ricche di minerali tra cui il potassio, indispensabile per regolare il tenore di acqua nei tessuti assicurando così un buon funzionamento del cuore. A Corigliano Calabro esiste anche un consorzio per tutelare e promuovere un prodotto unico ed esclusivo per storia, ambiente, coltura e lavorazione. L’ente racchiude al suo interno i produttori che svolgono la loro attività nel territorio di produzione della IGP secondo le modalità stabilite dal disciplinare di produzione.

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