In riferimento al sequestro del centro polifunzionale di Norcia ed alle diverse opinioni espresse in relazione ai provvedimenti adottati dalla Procura di Spoleto, nell’esprimere piena fiducia nell’operato della Magistratura, il Dipartimento della Protezione Civile può assicurare di avere adottato le misure emergenziali, emanate per fronteggiare le esigenze della popolazione colpita dal sisma, in senso conforme alle norme di legge che le prevedono, in funzione della loro finalità propria e comunque nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento.
L’ordinanza n. 389 del 28 agosto 2016 infatti, anche in deroga alle norme urbanistiche e paesaggistiche, prevede la possibilità di realizzare strutture temporanee per assicurare, tra le altre cose, “la continuità dei servizi pubblici”. Finalità, quest’ultima, a cui risponde la struttura di Norcia che dopo essere stata nella prima fase dell’emergenza sede del Centro Operativo Comunale (COC), ospita attualmente le sedute del consiglio comunale e rappresenta per la comunità norcina un importante centro di aggregazione e di attività di pubblico interesse.
Quanto al requisito della temporaneità è utile ricordare come l’Unione Europa, dopo gli eventi sismici de L’Aquila e la realizzazione del Progetto C.A.S.E., ebbe a precisare che per l’attuazione di misure provvisorie dovesse intendersi la realizzazione di strutture suscettibili di un impiego, anche durevole, perlomeno fino al momento in cui le opere di ricostruzione non garantiscano un ritorno alle condizioni precedenti l’evento.