“Una bomba, sembrava un’attentato…”. C’e’ un misto di stupore e paura tra gli abitanti di via Sacchero e via Garibaldi per l’Esplosione di una palazzina che ha provocato tre vittime, due vigili del fuoco e l’abitante della casa. “Ho sentito un boato incredibile – racconta un negoziante – e ho pensato a una bomba violenta, ho avuto una grande paura”.
Una donna che abita nella zona chiede “quando potrà tornare a casa”, visto che i pompieri sono ancora al lavoro per mettere in sicurezza la zona che e’ transennata. “Ho pensato di morire – racconta un giovane che lavora in un negozio – lo spostamento d’aria è stato così forte che ho temuto che le mura mi crollassero addosso da un momento all’altro”.
Da quanto si apprende, sarebbe stata la persona che viveva nella casa esplosa a Catania, morta carbonizzata, a dare l’allarme su una presunta fuga di gas nella struttura, che non ha il metano, ma usava bombole di gas gpl. Un particolare che, se confermato, contrasterebbe con il sopralluogo eseguito poco dopo da una squadra di vigili del fuoco che avrebbe trovato la porta di casa chiusa. Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori è che l’uomo sia svenuto per la fuga di gas.
Il quinto componente della squadra di cinque Vigili del Fuoco è illeso ma sotto choc ed è stato portato in un luogo ‘protetto’, lontano dai riflettori. Due suoi colleghi sono morti, i corpi sono nell’ospedale Vittorio Emanuele, e altri due sono ricoverati nel pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi. Quest’ultimi, pur essendo in prognosi riservata, non sarebbero al momento in pericolo di vita. Uno, il piu’ grave dei due, ha riportato un importante trauma polmonare, e sara’ ricoverato nella rianimazione diretta dal dottor Sergio Pintaudi. Il secondo ha un trauma cranico con la teca avvallata e ferite varie, potrebbe essere trasferito nel reparto di neurochirurgia.