La Procura di Livorno, guidata dal procuratore capo Ettore Squillace Greco, ha aperto un fascicolo relativo all’esplosione avvenuta oggi al porto industriale della città, in un serbatoio all’interno del deposito costiero Neri (accosto 28 serbatoio 62), che ha causato la morte di due operai della Labromare, Nunzio Viola, di 52 anni, e Lorenzo Mazzoni, 25 anni.
L’indagine aperta dal sostituto procuratore Sabrina Carmazzi, pm di turno, è per disastro colposo, al momento a carico di ignoti.
Il serbatoio aveva contenuto acetato di acetato di etile e si è piegato a causa della violenza dell’esplosione. Uno dei due operai, investito in pieno dalla deflagrazione, è morto sul colpo, mentre l’altro era ancora in vita al momento dell’arrivo dei soccorsi,ma i tentativi di rianimarlo sono stati vani ed è morto in ambulanza.
I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per mettere in sicurezza la zona. Non si è sviluppato nessun incendio, probabilmente perché il serbatoio era stato svuotato. L’esplosione, secondo una prima ipotesi, potrebbe essere stata causata da una sacca di gas formatasi all’interno della cisterna stessa.