Consorzi di bonifica preoccupati, ma già da giorni al lavoro, per l’arrivo di temperature più miti: il timore è che l’innalzamento delle colonnine di mercurio comporti un repentino scioglimento delle abbondanti quantità di neve, cadute questo inverno e che, riversandosi nei corsi d’acqua, aumentino il rischio di tracimazione a valle. Per questo, si sta provvedendo agli interventi ed alle manovre idrauliche, atte a contenere tale pericolo.
Il più recente esempio è arrivato dalle Marche dove, nei giorni scorsi, la diga di Mercatale e le aree di esondazione naturale hanno salvato Pesaro dalla tracimazione del fiume Foglia.
I dati indicano che, al Nord, tutti i grandi laghi restano sotto la media stagionale con il bacini di Como addirittura sotto lo zero idrometrico.
Non va meglio al Sud, dove i bacini segnano livelli largamente inferiori a quelli degli anni scorsi. La situazione più preoccupante è in Sicilia, dove i principali invasi contengono poco più di 89 milioni di metri cubi d’acqua contro gli oltre 400 di un anno fa e addirittura i quasi 593 del 2010. In Basilicata ci sono disponibili quasi 296 milioni di metri cubi d’acqua, ma erano circa 390 lo scorso anno ed oltre 711 nel 2010; in Puglia, le risorse idriche invasate sono poco più di 206 milioni di metri cubi contro i quasi 344 dello scorso anno e gli oltre 337 del 2010, mentre in Sardegna risultano disponibili circa 713 milioni di metri cubi d’acqua, mentre 12 mesi fa erano più di 1.160 e a fine Febbraio 2010 erano 1.436.