E’ morto all’età di 75 anni Giampiero Maracchi, climatologo fiorentino molto conosciuto a livello internazionale. Fondatore e direttore dell’Istituto di Biometeorologia del Cnr, del Centro di Studi per l’applicazione dell’Informatica in Agricoltura, e poi del Master in Meteorologia e Climatologia Applicate della Università di Firenze, del Regional Meteorological Training Centre della World Meteorological Organisation di Ginevra, Maracchi dal 2014 era anche presidente dell’Accademia dei Georgofili.
“Era un personaggio che metteva passione in quello che faceva, era molto legato al territorio e alla tradizione fiorentina, aveva spesso delle uscite estemporanee che facevano storcere il naso agli accademici. In realtà il suo obiettivo era divulgare una materia difficile per il cittadino comune quale era quella della meteorologia”.
Cosi’ lo ricorda uno dei suoi allievi, Bernardo Gozzini, direttore scientifico del Consorzio LaMMa, il servizio meteorologico della Toscana costituito dalla Regione con il CNR con sede a Firenze. “Il merito particolare del professor Maracchi – spiega Gozzini – e’ stato quello di aver fatto conoscere la climatologia, negli anni Ottanta lui era uno dei pochi a parlarne mentre oggi quello dei cambiamenti climatici e’ un tema di tutti i giorni. Maracchi aveva passione, idee che saremo noi allievi ora a portare avanti, si aggiornava in continuazione, grazie a lui il Cnr e’ cresciuto tantissimo negli anni”.
Per Gozzini “non c’è dubbio che la vicenda giudiziaria (su una truffa sui fondi pubblici, ndr) che ha portato Maracchi sul banco degli imputati abbia avuto il suo peso, anche se poi il processo si e’ chiuso con un’assoluzione. E’ stata una storia che lo ha colpito molto. Lui tra l’altro era figlio di un magistrato e riteneva di essere stato messo in mezzo ingiustamente. Ha vissuto male questa esperienza anche se poi alla fine erano in pochissimi a sapere che non stava bene”.