Si prende una sola volta al giorno con un pasto; si chiama Dmau, ‘diminutivo’ di dimetandrolone undecanoato, e potrebbe ritrovarsi in pole position sulla lunga pista verso uno dei traguardi più inseguiti dalla scienza: il ‘pillolo‘, un contraccettivo maschile per lui da assumere per bocca, sicuro ed efficace nell’evitare gravidanze indesiderate.
Il farmaco sperimentale sembra funzionare in base a quanto emerge da uno studio su 83 uomini, condotto negli Usa e presentato alla vigilia della Festa del papà a Chicago dove è in corso Endo 2018, 100esimo meeting annuale dell’Endocrine Society. L’autrice senior Stephanie Page, docente di medicina all’università di Washington a Seattle, parla di “risultati promettenti, senza precedenti” nel filone di ricerca per lo sviluppo di “un prototipo di pillola anticoncezionale maschile”.
Alla dose massima testata, pari a 400 milligrammi, assunto per 28 giorni una volta al dì insieme al cibo, Dmau ha prodotto “una marcata soppressione” dei livelli di testosterone e di due ormoni necessari alla produzione di sperma. “Concentrazioni coerenti con un’azione contraccettiva efficace”, anche se “studi a lungo termine sono attualmente in corso – precisa l’esperta – per verificare che Dmau preso quotidianamente riesca effettivamente a bloccare la produzione di sperma”.
Il farmaco è stato sviluppato dai National Institutes of Health americani, e in particolare dall’Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development che ha finanziato il trial. “Dmau rappresenta un importante passo avanti verso il pillolo“, è convinta Page che spiega come molti uomini preferiscano questo tipo di soluzione, ossia “un prodotto da assumere per via orale una volta al giorno e con effetto reversibile, piuttosto che iniezioni o gel topici a lunga durata d’azione, anch’essi allo studio”.
I progressi della ricerca sul pillolo, ricorda l’autrice, sono stati ostacolati perché formulazioni orali di testosterone possono causare infiammazioni al fegato e vengono smaltite dall’organismo troppo rapidamente per permettere un dosaggio giornaliero, richiedendo due assunzioni al giorno. La forza di Dmau starebbe invece nell’undecanoato, un acido grasso a lunga catena che secondo gli scienziati rallenta il metabolismo del farmaco, permettendogli appunto di agire ‘once a day’.
Il trial, portato avanti tra lo University of Washington Medical Center e l’università della California presso l’Harbour-Ucla Medical Center di Torrance, ha arruolato 100 uomini sani di età compresa fra i 18 e i 50 anni, 83 dei quali hanno completato lo studio. Sono stati testati 3 dosaggi di Dmau (100, 200 e 400 mg) formulato in capsule (come polvere o in olio di ricino), confrontandoli con placebo. I livelli di ormoni e colesterolo sono stati valutati il primo e l’ultimo giorno di assunzione.
“Pochissimi pazienti trattati hanno riportato i sintomi clinici associati a una carenza o un eccesso di ormone”, sottolinea Page. In tutti gli uomini che hanno assunto Dmau sono stati registrati aumento di peso e riduzione dei livelli di colesterolo ‘buono’ Hdl, ma “entrambi lievi“. In tutti i pazienti, infine, Dmau ha superato i test di sicurezza, inclusi quelli che valutavano le funzioni epatica e renale.