Cosa hanno in comune il jackpot della lotteria e Tiangong-1, la stazione spaziale cinese che sta precipitando sulla Terra?
È altamente improbabile che entrambi influenzino la nostra vita e le possibilità sono addirittura minori per una collisione della stazione spaziale che per la vincita alla lotteria. Infatti, le probabilità che una persona sia colpita dai detriti in caduta di Tiangong-1 nelle aree della Terra che sono a più alto rischio di collisione sono circa 1 milione di volte inferiori alle probabilità di vincere la lotteria, secondo Aerospace Corporation, un gruppo non-profit, con sede in California, che fornisce consulenza per le operazioni spaziali civili, militari e commerciali.
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La Cina ha lanciato Tiangong-1, la prima stazione spaziale del Paese, nel settembre del 2011, principalmente affinché gli astronauti cinesi potessero perfezionare le competenze necessarie per costruire una stazione spaziale nel 2020. Da allora Tiangong-1 ha svolto diligentemente il suo lavoro, agganciando tre veicoli spaziali: Shenzhou-8 nel novembre 2011, Shenzhou-9 nel giugno 2012 e Shenzhou-10 nel giugno 2013. Ma la Cina ha perso il contatto con la stazione spaziale lunga 10,3 metri nel marzo 2016 e ora il gigante da 8,5 tonnellate sta precipitando verso la Terra.
Quando entrerà nell’atmosfera terrestre, Tiangong-1 potrebbe distruggersi in detriti che potrebbero colpire il suolo, secondo Aerospace Corporation, ma come detto, le probabilità che qualcuno venga colpito sono bassissime. Tuttavia, se dovesse succedere, non sarebbe la prima volta che parti di un veicolo spaziale colpiscono qualcuno.
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Nel 1997, un piccolo detrito del razzo Delta II colpì Lottie Williams, un’abitante di Tulsa, in Oklahoma. La signora Williams decise di fare una passeggiata nel parco una notte, quando vide un lampo nel cielo e pensò che fosse una stella cadente. Alla National Public Radio raccontò: “Era come una piccola palla di fuoco, che cadeva dal cielo a grandissima velocità”. Poco dopo, sentì qualcosa che le toccava la spalla, si girò ma non c’era nessuno. L’unica cosa che vide fu un piccolo pezzo di una maglia bruciata a terra. Quando inviò la maglia al Center For Orbital and Reentry Debris Studies (CFORDB), scoprì che molto probabilmente era una parte del serbatoio del razzo Delta II.
Fortunatamente, Williams non rimase ferita in quell’occasione ma rimane l’unica persona ad essere colpita da un frammento di detriti spaziali realizzati dall’uomo. Questo non significa che le attrezzature spaziali non possano impattare sulla Terra. Negli ultimi 50 anni, oltre 5.900 tonnellate di detriti spaziali sono sopravvissuti al rientro nell’atmosfera terrestre, ma non sono stati registrati incidenti, con l’eccezione di quello di Lottie Williams.