La stazione spaziale cinese fuori controllo dovrebbe precipitare nelle prossime 24-36 ore, ma un punto in cui non atterrerà è l’inquietante “cimitero spaziale degli abissi” a cui doveva essere destinata.
Generalmente i detriti provenienti dallo spazio finiscono nel punto più remoto del pianeta, a migliaia di km dalla terra più vicina: il Punto Nemo. Ma Tiangong-1 non troverà la sua dimora finale nel Punto Nemo, che già ospita i rottami di circa 300 veicoli spaziali.
Il Punto Nemo si trova a circa 2.500 km dalle isole Pitcairn ed è considerato il punto ideale per “abbandonare” i rifiuti spaziali dal momento che è una zona non abitata del nostro pianeta. Il laboratorio spaziale Mir, un enorme veicolo spaziale russo da oltre 124 tonnellate, nel 2001 è precipitato proprio in questo punto, che sarà anche la dimora finale della Stazione Spaziale Internazionale nel 2024.
Tiangong-1, lungo 10,5 metri e con un diametro di 3,3 metri, è il primo laboratorio spaziale della Cina ed è stato lanciato in orbita nel 2011 per permettere di condurre esperimenti di attracco e di orbita nell’ambito dell’ambizioso programma spaziale cinese, che mira a posizionare una stazione permanente in orbita entro il 2023. La missione di Taingong-1 sarebbe dovuta finire nel 2013, ma la Cina l’ha ripetutamente estesa, portando alcuni scienziati a credere che avesse perso il controllo del veicolo.
L‘avanzamento del programma spaziale della Cina è una priorità per il Presidente Xi Jinping, che ambisce a trasformare Pechino in una potenza spaziale mondiale, con voli spaziali civili avanzati e con le capacità che rafforzano la sicurezza nazionale.
In futuro, le agenzie spaziali utilizzeranno materiali che hanno molte più probabilità di bruciare nell’atmosfera.