Vaccini, domani scade il termine: la situazione da Nord a Sud, tra rigore e proroghe

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Domani scade il termine per mettersi in regola con i Vaccini, ma lunedi’ anche i bimbi “fuorilegge” potranno entrare in classe.

A MILANO sono 40, su 33 mila, i piccoli di nidi e materne comunali che rischiano di rimanere fuori dalle aule. E sono poco meno di 20.000 i bambini da zero a sei anni che in Lombardia non hanno ancora fatto le vaccinazioni obbligatorie.

In PIEMONTE, dotato di anagrafe vaccinale, resta il 10 marzo il termine per presentare alle scuole la documentazione (avvenuta vaccinazione o richiesta per farla). Saranno le Asl a fornire alle scuole gli elenchi di eventuali esoneri o mancati adempimenti. Le scuole entro il 20 invieranno una comunicazione alle famiglie invitandole a mettersi in regola entro 10 giorni.

In LIGURIA a fine estate le Asl hanno inviato a tutte le famiglie lettere-certificato, contenenti gia’ un appuntamento in ambulatorio. Fino a comunicazione definitiva di ‘inadempienza’ da parte della Asl nessun minore rimarra’ fuori dal cancello ne’ verra’ sanzionato alla scadenza del 10 marzo.

In FRIULI VENEZIA GIULIA le aziende sanitarie avranno tempo fino al 10 maggio per restituire alle scuole gli elenchi completandoli, dove necessario, con la dicitura “non in regola con gli adempimenti vaccinali”.

In TOSCANA risultano, al 28 febbraio, 120.258 bambini e ragazzi non in regola, 13.434 dei quali nella fascia 0-6 anni. La Regione ha fatto sapere che saranno sospesi da nidi e scuole materne i piccoli non in regola: sara’ inviato un avviso alle famiglie invitandole a presentare la documentazione, se entro 10 giorni non arrivera’ i bimbi, saranno sospesi, pur rimanendo iscritti. Potranno essere riammessi solo quando in regola.

In EMILIA ROMAGNA tutti gli infra-sedicenni che non avevano rispettato il calendario vaccinale hanno gia’ ricevuto dalle Ausl la lettera con l’appuntamento fissato. La data di domani dunque riguarda solo coloro che avevano presentato a inizio anno scolastico un’autocertificazione e che ora dovranno esibire a scuola il certificato o la lettera di appuntamento della Asl. Nella regione, per i bimbi di un anno, le vaccinazioni obbligatorie sono oltre il 97%. Nessun bimbo comunque l’11 restera’ a casa: ci sono altri 45 giorni per un colloquio e solo dopo scattera’ l’eventuale sanzione.

In UMBRIA le coperture vaccinali per Esavalente (Polio, difterite, tetano, pertosse, epatite b, emofilo) e Trivalente (Morbillo, parotite e rosolia) sono praticamente tutte sopra la soglia di sicurezza del 95%.

A ROMA e nel LAZIO, stando ai dati della Regione, la copertura dei Vacciniobbligatori e’ pari al 97%. I bambini per cui i genitori hanno presentato i ‘dissensi informati definitivi’, ovvero il rifiuto della vaccinazione, sono 26 nel Lazio per l’esavalente, 33 per il quadrivalente e sono tutti nella fascia di eta’ 0-2 anni.

A NAPOLI dal primo settembre a oggi sono stati 80.763 i bambini vaccinati negli ambulatori della Asl 1 centro.

In PUGLIA il 93-95% dei 200 mila bambini nella fascia d’eta’ 0-6 anni ha fatto il vaccino esavalente, mentre il 90-92% ha fatto anche quello contro il morbillo. Chi non e’ in grado di dimostrare di essere in regola con le vaccinazioni entro domani potrebbe non essere piu’ ammesso a scuola. A correre questo rischio sono circa cinquemila bambini.

In BASILICATA e’ del 98% circa il dato di copertura per le vaccinazioni obbligatorie; la regione ha gia’ inviato i dati al Ministero della Salute.

In CALABRIA non emergono particolari criticita’ in vista della scadenza di domani. Saranno le Asp a comunicare alle strutture scolastiche i nominativi dei bambini non in regola. In SARDEGNA non si registrano disagi. “Non potra’ verificarsi – spiega il direttore dell’ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani – alcun caso di genitori che non potranno far entrare i figli a scuola: il problema si presentera’ solo per chi ha deciso volontariamente di non far vaccinare i propri figli”.

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