‘‘Finalmente, dopo una lunga e incomprensibile odissea, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale per il contrasto a Xylella fastidiosa che autorizza l’impianto di ulivi nella zona infetta. Adesso la Regione proceda celermente con le indicazioni operative circa le varietà ammesse”. Lo annuncia Coldiretti Lecce che tira un sospiro di sollievo ed incalza la Regione Puglia affinchè completi l’iter in modo che gli olivicoltori possano tornare a piantare ulivi nella zona afflitta dal batterio da quarantena che provoca il rapido deperimento dell’ulivo.
”Sono state accolte le nostre richieste”, dicono il presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno e il direttore Giuseppe Brillante. “Ci battiamo da anni perché venga restituita al Salento la libertà imprenditoriale ed una speranza di futuro. Con queste motivazioni, siamo scesi in strada con i trattori il 10 agosto del 2015 ed il 18 marzo 2017, abbiamo fatto in modo che parlamentari europei di diverso orientamento politico, come Paolo De Castro e Raffaele Fitto, sposassero la stessa battaglia, e dopo aver pressato in tutti i modi le istituzioni con incontri e manifestazioni, vediamo finalmente accolta la nostra istanza principale. Adesso ci aspettiamo la pubblicazione celere dei bandi del Psr che possano contribuire alla rigenerazione agricola”.
‘‘La pubblicazione del decreto proprio nella Settimana Santa ci fa pensare alla metafora della morte e della resurrezione – aggiunge il presidente Piccinno – la possibilità di impiantare nuovamente ulivi nel Salento consegna nelle mani di noi agricoltori la possibilità di restituire bellezza a questo territorio. E’ una facoltà ma anche un obbligo che perseguiremo con la sensibilità, l’accortezza e la lungimiranza che ci hanno trasferito i nostri padri.”
Dopo la pubblicazione del decreto, fa sapere Coldiretti, ci si aspetta la pubblicazione dei bandi destinati alla rigenerazione agricola: quello relativo alla misura 4.1C del Programma di sviluppo rurale (investimenti in agricoltura) che, come è stato assicurato, prevede finanziamenti per 32 milioni di euro, ed ancora quello relativo alla misura 5.2 per il ripristino del capitale produttivo, nonché il bando per la rinegoziazione dei mutui e l’abbattimento degli interessi.