Maltempo, Fao: “Prezzi alimentari ancora in salita, a marzo +1,1%”

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Sale a marzo per il secondo mese consecutivo l’indice dei prezzi alimentari della Fao che misura i prezzi di cinque principali materie prime alimentari sui mercati internazionali. Trainato dai forti aumenti dei listini dei cereali e dei latticini, l’indice registra l’1,1% in piu’ rispetto a febbraio e lo 0,7% al di sopra del suo valore di un anno fa.

Il calo delle quotazioni dello zucchero del 3,4% e della maggior parte degli oli vegetali e’ stato piu’ che compensato dagli aumenti del mais, del grano e della maggior parte dei prodotti caseari. Secondo la Fao l’indice dei prezzi dei cereali ha continuato a salire, registrando una media del 2,7% piu’ alta rispetto a febbraio e del 12,1% rispetto al valore di marzo 2017.

I prezzi del grano sono aumentati soprattutto per le preoccupazioni meteorologiche, tra cui la prolungata siccita’ negli Stati Uniti e le condizioni di freddo umido in alcune parti d’Europa. In aumento del 3,3% anche i listini dei prodotti lattiero-caseari, per la forte domanda globale che ha spinto i prezzi del burro, del formaggio e del latte intero in polvere.

L’indice dei prezzi della carne e’ rimasto pressoche’ invariato dal mese di febbraio, con una diminuzione per quella bovina e ovina mentre la suina e’ aumentato grazie alla forte domanda d’importazioni soprattutto da parte della Cina. Piu’ contenute, infine, le stime della produzione mondiale di cereali nel 2018, con il grano che scendera’ a 750 milioni di tonnellate, circa l’1% al di sotto del livello quasi record dell’anno scorso.

Potrebbe riprendersi la produzione statunitense dopo il calo del 2017, mentre scenderebbero quella in Cina, India e Federazione Russa dopo un anno record. In calo anche la produzione in Argentina per il maltempo e nel Sud Africa.

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