La biologa nutrizionista Marta Ciani teme gli effetti del programma tv ‘Man vs Food‘, che sta per sbarcare a Padova: al centro la sfida che mette di fronte i concorrenti alle prese con un mega hamburger da 1 kg.
“La Salute non è solo un diritto ma prima di tutto un dovere. Se il cittadino non assolve al dovere di stare in Salute, non può pretendere assistenza pubblica. Le autorità sanitarie, il sindaco in primis che è il responsabile della tutela sanitaria, dovrebbero vietare questo tipo di spettacolo per ragioni legate alla sicurezza alimentare e multare chi partecipa e chi organizza“.
“Chi mangia in questo modo, per ingozzarsi fino a vomitare, e fra l’altro proteine animali che infiammano l’organismo, dimostra che è venuta meno la dimensione sociale e culturale correlata al cibo. Man vs Food dimostra che il cibo non è più nutrimento, ma sfogo, esibizione, anti-nutrimento, la diseducazione portata alle estreme conseguenze“.
“Per smaltire il junk food trangugiato in questo modo, non basterebbe 1 mese di restrizione calorica e di digiuno programmato per non parlare dei danni irreparabili alle nostre cellule e ai nostri geni che alterano la loro risposta e non sono più in grado di esercitare un’azione riparativa. Mangiare è anche pensare, chi partecipa a queste esibizioni decide di non pensare, di non avere a cuore la Salute e di candidarsi, se non si è già ammalati, alle patologie del secolo prevenibili con l’alimentazione“.