L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) compie 70 anni e li festeggerà il 7 aprile in concomitanza con la Giornata mondiale delle salute. “Nessuno dovrebbe ammalarsi e morire perché è povero o perché non può accedere ai servizi sanitari di cui ha bisogno. La salute è un diritto umano, non un lusso”. Lo scrive il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus sul suo profilo Twitter per lanciare la Giornata mondiale della salute.
L’Oms, nata nel 1948, è una delle agenzie specializzati dell’Onu, l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Si occupa della salute della popolazione mondiale ponendosi, fin dalla sua istituzione, obiettivi legati al miglioramento di questo aspetto della vita e tentando di garantire standard minimi riconosciuti e validi per tutte le popolazioni del mondo. Attualmente sono 194 i Paesi che hanno aderito all’Oms, che ha sede a Ginevra.
L’Oms ha combattuto tutte le epidemie e le pandemie più famose, dall’Hiv al virus Zika, passando per la Sars e l’influenza A/H1N1. Senza dimentica l’Ebola. E ancora prima il vaiolo, la malaria e la tubercolosi.
L’Oms infatti elabora inoltre raccomandazioni, convenzioni e altri atti internazionali nei settori di sua competenza. In occasione dei suoi 70 anni, l’Oms chiede ai leader mondiali di rispettare gli impegni presi quando sono stati firmati gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals) nel 2015: garantire a tutti l’accesso ai servizi sanitari di qualità senza nessun discrimine legato alle possibilità finanziarie. Inoltre, l’Oms è impegnata sul fronte dell’accesso universarle alle cure, l’Universal Health Coverage (Uhc), uno degli obiettivi del 2018.