“Siamo tutti ancora sconvolti dalle notizie diffuse dai media in questi giorni ma certi che la magistratura fara’ chiarezza sull’accaduto”. Lo afferma la segreteria nazionale Upm (l’associazione ‘Un punto macrobiotico’) in una lettera ai soci dopo la bufera giudiziaria che ha investito il leader Mario Pianesi, pioniere della macrobiotica, e altre tre persone, indagati per reati che vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitu’ ai maltrattamenti, dalle lesioni aggravate all’evasione fiscale.
“L’impegno dell’Associazione rimane invariato e le nostre attivita’ continueranno nel rispetto dei principi di trasparenza, pari opportunita’, dignita’ e dei diritti inviolabili di ogni persona – si legge ancora -. Per rispetto dell’istituzione associativa, il segretario generale e il vice segretario hanno deciso, rispettivamente, di autosospendersi e dimettersi”.
La segreteria rassicura anche i soci a proposito del “silenzio sui media, che puo’ essere apparso poco comprensibile. E’ stato un atto ragionato e condiviso da piu’ parti per la tutela dell’associazione e di tutti i suoi Soci. Siamo certi che ci saranno i modi, i tempi e le sedi piu’ opportune per chiarire questa vicenda“.
“Quello che possiamo fare adesso come Associazione e come soci – conclude la lettera – è continuare a diffondere un’alimentazione equilibrata e naturale nel rispetto dell’ambiente, promuovendo la filosofia macrobiotica basata su modelli di sviluppo sostenibili”.